Beltane

Il Sabbat di Beltane per celebrare l’unione fra il Dio e la Dea.

 

BELTANE

Stasera sono qui perché desidero condividere con voi i riti della Ruota dell’anno e, poiché il prossimo Sabbat sarà quello di Beltane, eccomi qui a suggerire a chi si sta avvicinando alle festività pagane qualcosa per il rito di Beltane.

Intanto ricordo che Beltane è il Grande Sabbat durante il quale il Dio e la Dea si uniscono, infatti questa è la festa della Dea nella sua veste di giovane amante, donna fertile, e viene celebrato la notte tra il 30 Aprile e l’1 Maggio. Infatti questo è il periodo in cui tutta la Natura si ravviva, si possono vedere i primi fuori spuntare nei giardini e si possono sentire i cinguettii degli uccellini che annunciano il mattino; io mi accorgo subito quando qualcosa nella Natura sta per cambiare, perché da casa mia, nella quiete, mi sveglio al mattino col Sole e il canto degli uccellini …. splendido.

Il Sole è alto nel cielo e le giornate si allungano, e la luce del Sole fa pensare a un fuoco; Beltane infatti arriva dall’antico irlandese “Beletene”, cioè “fuoco luminoso”!

Si racconta che i Druidi accendessero dei fuochi sulle colline e che, tra questi fuochi, facessero passare il bestiame e passassero anche le persone, come rito di purificazione e di buon auspicio. Questa celebrazione sopravvive ancora oggi in alcune parti del mondo, e anche qui in Italia vi è la tradizione, ad Avezzano, di accendere dei fuochi  in onore della Madonna di Petraquaria la notte del 26 Aprile. Quando scrivo queste cose mi rendo sempre più conto di come sia stato denigrato il paganesimo e di come chi lo segue sia guardato con occhio critico, ma alla fine, le tradizioni cristiane arrivano tutte dai riti pagani!

Beltane è il Sabbat Wiccan che celebra, appunto, la fertilità della Terra, che si ricopre di verde e rivede i campi colmi e rigogliosi di frutti, ed è caratterizzato dal fuoco della passione e della rinascita. Passione feconda che permette la nascita di nuove vite.

Beltane, festa della fertilità, è il simbolo delle nozze fra il Dio e la Dea.

Prima di suggerirvi come addobbare il vostro altare, la casa e progettare un piccolo rito, mi permetto un suggerimento: se potete guardate il film “Le nebbie di Avalon” tratto dal libro di Marion Zimmer Bradley, vi assicuro che vi entrerà nel cuore.

E ora veniamo a come prepararsi al Sabbat di Beltane; certo noi, nelle nostre case cittadine, non possiamo accendere falò, ma se qualcuno avesse un giardino e riuscisse ad accendere dei fuochi all’aperto sarebbe cosa fantastica. . La fecondità di cui parliamo non è solo l’augurio, per le coppie che desiderano avere un figlio, di poter coronare il loro sogno, ma parliamo di fecondità in generale, quindi anche un lavoro che dia i frutti desiderati, ad esempio, o, per chi lavora con i campi, la fertilità della propria terra.

Intanto preparate la casa vestendola con colori come il verde e altri brillanti dei fiori di questo periodo. Poi, se riuscite, preparate una piccola ghirlanda di fiori e appendetela alla porta come buon augurio. Tenete in casa accese delle candele, che simboleggiano i fuochi, e bruciate dell’incenso purificatore, quelli più indicati sono quelli di lillà, pino o rosa.

Si può preparare un piccolo altare, e qui mi soffermo un attimo perché non ho ancora parlato di questo: un altarino può essere creato come e dove vogliamo, può essere un tavolino, una mensola … una piccola superficie in un luogo della casa tranquillo. Ricoprite il vostro altare con un panno verde o bianco, decorato con fiori o simboli di Beltane; sopra ci metteremo delle candele, magari verde a simboleggiare la Natura rinata, rossa a simboleggiare il fuoco e gialla per simboleggiare il Sole …. Ma ognuno di voi deve sentire i colori che ritiene più adatti e sente maggiormente, i miei sono personali suggerimenti. Poi metteremo sull’altare i simboli del Dio e della Dea fecondi: bastoni, semi, athame (spiegherò nella rubrica della meditazione parlando della Wicca) per il Dio, e una coppa con dell’acqua per la Dea, completando poi con fiori, erbe (adatto il rosmarino), incenso e quanto di altro in mente vi venga. Se avete  una statuetta di un Dio o una Dea (io ad esempio ho le statuette di Iside e Osiride), potete metterle sopra, o per chi sa disegnare può anche raffigurare un Dio e una Dea e collocare sull’altare il disegno. Insomma, ognuno può sbizzarrirsi come vuole. Poi, durante il giorno, se volete potete accendere le candele e bruciare l’incenso e recitare le invocazioni che sentite nel cuore. Potete cercare voi stessi  il Dio e la Dea cui dedicare le vostre invocazioni, ad esempio ci sono Beleno, divinità protoceltica della Luce e Belisma, Dea proto celtica del Fuoco; se preferite divinità greche o romane ci possono essere  Apollo, Dio greco della Sole, con Venere Dea dell’Amore o Maya Dea della Forza generatrice della Terra. Ognuno deve “percepire” le divinità che sente maggiormente.

Provatene a scrivere un’invocazione che esprima ciò che voi sentite o che volete chiedere. La sera del 30 Aprile, poi, potrete accendere candele e incenso, invocare gli Dei scelti, fare una piccola meditazione e poi mangiare dei frutti, dei dolci o altre cose semplici, meglio se in compagnia ma anche da soli se preferite.

BUON BELTANE A TUTTI.

Selene

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