Cleopatra ed Hatshepsut

Cleopatra ed Hatshepsut: le ultime donne faraone!

Eccomi a concludere il discorso delle donne faraone parlando di Hatshepsut e Cleopatra, la seconda sicuramente più famosa, tanto è vero che su di essa hanno girato anche alcuni film, ma la prima sicuramente quella più celebrata grazie al suo grandioso tempio, nonostante la sua ascesa non fosse stata facile.

Hatshepsut

Detto da Amon, Signore dei troni delle Due Terre: vieni, vieni in pace, figlia mia, la bella, che sei nel mio cuore, faraone Maatkare.  Io ti darò Punt, tutta quanta. Guiderò (i tuoi soldati )per terra e per mare, sulle rive misteriose che conducono ai porti dell’incenso, il territorio sacro della terra divina, la mia dimora di delizie. Prenderanno quanto incenso vorranno. Caricheranno le loro navi di alberi di incenso ancora verde e di tutte le cose buone di quella terra fino a soddisfare pienamente i loro cuori.” 

 (Focus Storia, Settembre 2011)

Questa è l’iscrizione trovata su una delle pareti del tempio funerario di Hatshepsut a Deir el- Bahari, sulla riva occidentale del Nilo, di fronte a Luxor (ai piedi di una rupe nella Valle dei Re); da questa scritta si può dedurre la nascita divina di Hatshepsut, che ascese al trono col nome di Maatkare. Con lei si ebbe un’espansione commerciale a Sud, nella ricca terra di Punt, l’odierna regione con l’Eritrea, il Sudan e la Somalia.

Purtroppo nel suo tempio non fu ritrovato il suo corredo funerario, probabilmente saccheggiato,  e neppure la mummia della sovrana; si sono conservati, invece, un sarcofago con l’iscrizione del nome e i vasi canopi, quelli contenenti gli organi vitali del defunto. Sono state ritrovate alcune sue effigi, alcune raffiguranti la sovrana con una lunga barba posticcia e il copricapo, simboli del potere faraonico. Perché la barba? Lo capiremo riprendendo la vita di Hatshepsut: figlia di Thutmosi I e della sua sposa reale Ahmes, ella aveva un fratellastro, Thutmosi II (figlio di una sposa reale secondaria), a cui era destinato il regno e a cui ella andò in sposa. Ma, di natura cagionevole, Thutmosi II morì probabilmente dopo soli tre anni di regno e molti studiosi ritengono che Hatshepsut, che già aveva condiviso il potere col marito, conquistò con pazienza il trono da reggente, presentandosi in pubblico con vesti maschili e la barba posticcia, che simboleggiavano il comando regale. Questo aspetto indusse in errore i primi studiosi, che scambiarono le sue statue per quelle di un re. Certo ciò fa pensare che, anche se per gli Egizi, come detto in un precedente articolo, le donne erano ritenute al pari degli uomini, l’idea di un faraone donna però li sconcertasse alquanto e forse l’idea consolidata era che il faraone dovesse comunque rimanere maschio.

Hatshepsut aveva un figliastro, Thutmosi III, al quale sarebbe dovuto andare il potere, e il quale forse distrusse le immagini della matrigna per evitare che altre donne aspirassero al trono d’Egitto: quali furono i rapporti col figliastro? Si pensa che egli abbia reganto con la matrigna assumendo ruoli complementari, ma, alla morte di lei, il faraone, ormai entrato nel pieno dei poteri regali,, fece rimuovere il nome della matrigna da tutti i monumenti che lei aveva contribuito a costruire o abbellire nel complesso di Karnak (attuale Luxor). Purtroppo, complice anche la furia distruttrice del figliastro, si sa poco del regno di Hatshepsut, e quello che si è scoperto è grazie a quanto ha raccontato lei stessa sulle pareti del suo tempio, ma non si è ancora capito perché ella abbia voluto fortemente diventare faraone e soprattutto non si capisce come mai la corte non si sia ribellata. Cosa certa è che, comunque, all’età di 22 anni, Thutmosi III si ritrovò a regnare da solo.

Cleopatra

Cleopatra può essere definita “l’ultimo re”! Come accadde per Hatshepsut anche Cleopatra appare nelle raffigurazioni come un faraone maschio, anche se è ritenuta molto femminile! Questo perché c’era sempre bisogno di affermare il potere con simboli maschili. La Cleopatra che siamo abituati ad immaginare, grazie alle raffigurazioni moderne e alle scene dei diversi film che hanno trattato di lei, è una donna bellissima, carismatica e affascinante; in realtà gli studiosi affermano che a Cleopatra poco si addice la figura di “donna fatale”, in quanto la sua principale dote non fu tanto la bellezza quanto piuttosto l’intelligenza e la simpatia (stando a quanto afferma Plutarco). Ella era una delle figlie del faraone Tolomeo XII, non di stirpe egizia ma discendente da uno dei generali di Alessandro Magno. Cleopatra si ritrovò a dover sposare, all’età di soli 10 anni, suo fratello Tolomeo XIII, legittimo erede al trono,in quanto si poneva il problema della successione: lei era donna ma il fratello ancora bambino, per cui Tolomeo decise di nominarla co-erede insieme al figlio maschio. Quando ella si ritrovò a reggere il trono d’Egitto fu in grado di portare avanti un regno florido ma minacciato dal potere di Roma; proprio il potere romano permise la sconfitta di Cleopatra e del suo amante Marco Antonio e ciò segnò la fine dei faraoni.

Desidero soffermarmi qualche riga sugli amori di Cleopatra, il cui nome è associato sempre a Giulio Cesare e a Marco Antonio, soprattutto per raccontare, a chi non lo sapesse, come Cleopatra si presentò a Cesare.  Quando Giulio Cesare convocò alla reggia Tolomeo e Cleopatra, quest’ultima ebbe il timore di cadere vittima di un agguato da parte del fratello tornando al palazzo, per cui ricorse ad uno stratagemma: si fece avvolgere in un tappeto che, il suo amico Apollodoro, portò a Palazzo come dono per il console Cesare. Al cospetto di Cesare egli srotolò il tappeto e così apparve, davanti al console romano, Cleopatra, vestita di sontuosi e succinti abiti, ricoperta di preziosi gioielli; ella chiese a Cesare protezione dal fratello e, si narra, i due diventarono amanti già quella notte stessa! Ma Tolomeo, sempre deciso a deporre la sorella, organizzò un esercito che si scontrò con quello di cesare e Cleopatra e, dopo una iniziale vittoria di quest’ultimo, sul fiume Nilo avvenne lo scontro finale che si concluse in un’ecatombe per l’esercito alessandrino e che vide anche la morte dello stesso Tolomeo. Cleopatra, rimasta unica sovrana in Egitto, nominò co-reggente il fratello più giovane, Tolomeo XIV. Dalla relazione fra Cesare e Cleopatra nacque un figlio, Tolomeo Cesare, detto “Cesarione”.

Nel 42 a.C. Marco Antonio, uno dei triumviri che governavano Roma dopo la morte di Giulio Cesare, chiese a Cleopatra di incontrarlo e i due si innamorarono; Antonio seguì Cleopatra in Egitto e dalla loro unione nacquero i figli Cleopatra Selene, Alessandro Helios  (questi gemelli) e Tolomeo Filadelfo.

Mi fermo qui poiché non interessa a noi la storia politica dell’Egitto, ma era doveroso parlare dei grandi amori di questa grande Regina.

Selene

 

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