Imbolc

La mia croce di Brighid

Eccoci arrivati alla settimana che precede il grande Sabbat di Imbolc,conosciuta anche come Candelora. Questa festa, che si celebra tra l’1 e il 2 febbraio, è un’altra festa della luce, luce crescente, perché il chiarore comincia ad avere la meglio sul buio invernale: le giornate si allungano e, anche se ancora si è soggetti al freddo dell’inverno, si percepisce nell’aria un qualcosa di magico, si sente che qualcosa sta cambiando …..la natura si sta risvegliando.

La Dea, perso il suo aspetto di Vecchia, ha appena dato alla luce il Sole bambino e torna sulla Terra come giovane fanciulla. Durante il rito si usa costruire un fantoccio che rappresenta la “Vecchia” e lo si brucia per allontanare le cose brutte dell’anno passato e dare il bentornato alla primavera, con la sua Luce, il suo calore e i suoi frutti per il bene dell’umanità.

Nel cristianesimo, giusto per riconfermare come il simbolismo pagano sia stato mantenuto, anche se con altri riti e altri nomi, in questo periodo si celebra la Candelora,  nome con cui è popolarmente nota  la festa della presentazione di Gesù al Tempio, celebrata dalla Chiesa cattolica il 2 febbraio. Nella celebrazione liturgica si benedicono le candele, la cui luce serve per illuminare i popoli.

La luce ci riporta all’idea del fuoco, che, con le sue fiamme, ci regala bagliori di luce magica; ecco, dunque, che Imbolc è una delle quattro feste celtiche dette “feste del fuoco”, proprio per questo durante la celebrazione di Imbolc si usa consacrare le candele che, col loro fuoco, verranno utilizzate per i riti dell’anno a venire. Non c’è bisogno di consacrare tante candele, ma basterà consacrarne una e, una volta a casa, accendere le altre utilizzando quella benedetta. La candela consacrata dovrà essere bruciata durante la celebrazione di Imbolc dell’anno successivo,infatti ricordiamo che durante questo Sabbat si devono bruciare  tutti gli “avanzi” dei riti celebrati durante l’anno appena trascorso.

La Dea che viene celebrata durante Imbolc è la Dea Brigid ( o Brighid), il cui nome deriva proprio dalla radice “breo” che significa “fuoco”, mentre un simbolo della natura legato a questa festa è il bucaneve, che è il primo fiore dell’anno a sbocciare e, col suo colore bianco, ricorda proprio il candore della giovane Dea.

Cosa possiamo mettere sull’altare di Imbolc? Io posso dire come allestisco  il mio altare, poi, come detto già precedentemente, ognuno può collocare su di esso ciò che ritiene più opportuno e che lo ispira. Io personalmente uso i colori bianco, rosso e verde, e colloco sull’altare tre candele di questo colore; il bianco perché è il colore della purezza ( il concetto di purificazione è presupposto di una nuova vita: si eliminano le impurità del passato per far posto alle cose nuove) , il rosso perché simboleggia il calore del Sole e il verde perché rappresenta il germogliare delle nuove piante. Metterò poi una coppa e uno specchio perché oggetti sacri a Brigid: lo specchio che rappresenta lo strumento di divinazione e simboleggia l’immagine dell’altro mondo,  la coppa che simboleggia il grembo della dea, da cui tutte le cose nascono. Non potendolo avere fresco disegnerò un bucaneve e ne collocherò l’immagine come buon auspicio di un anno che “bucherà” le difficoltà facendole dissolvere e porterà vita e prosperità. Un oggetto che non mancherà assolutamente sarà la “Croce di Brigid” (ne parlerò nelle prossime righe), che io faccio da me ogni anno, bruciando quella dell’anno precedente.

La Croce di Brigid.

La croce di Brigid è formata da quattro bracci uguali e diverse sono le opinioni sul suo simbolismo: alcuni sostengono che essa rappresenti la ruota dell’anno che segna i cicli della natura, altri sostengono che essa rappresenti il disco solare e i quattro bracci siano i raggi del Sole, altri ancora vedono nella croce il simbolismo delle quattro fasi della Dea con i bracci che rappresentano i suoi quattro aspetti: Vergine, Madre, Strega e Vecchia saggia.  Comunque sia, voi pensate che essa rappresenti quello che voi stessi “percepite”, l’importante è ricordare che la croce di Brigid è un simbolo di benedizione,  per questo si pone in casa, solitamente in prossimità della porta, per ottenere benedizione sia per gli abitanti della casa stessa che per quanti vi entreranno.

La croce di Brigid si può costruire con giunchi, rafia, paglia, ma io l’ho vista costruire anche con lana o altri materiali, formando i bracci che andranno poi chiusi con del nastro rosso (o di altro colore che ricordi la festa); non è semplice costruirla (in foto potete vedere la mia croce), ma posso assicurare che, quando l’avrete completata, la soddisfazione di trovarvela fra le mani è immensa! (posso suggerire questo link da cui io ho imparato a costruire le mie croci: https://www.youtube.com/watch?v=yQv3id3EMUA).

Ora vi lascio con la promessa di scrivere a breve una meditazione per Imbolc (la troverete nella rubrica delle meditazioni) e descriverò una parte del rito che spero possa aiutarvi.

Selene

 

2 Comments on "Imbolc"

  1. Parole semplici e chiare che spiegano perfettamente quello che si legge. Grazie Selene per tutto quello che ci insegni

    • Cara Rosanna, grazie del tuo commento. La semplicità è proprio ciò che desidero arrivi alle persone, affinchè tutti possano essere in grado di migliorare la propria vita con semplici gesti. Buon proseguo a te.

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