Parliamo del monumento simbolo che rappresenta la città di Torino: la Mole Antonelliana. Forse non tutti conoscono i fatti strani legati a questo monumento: sulla sua sommità, in origine, fu eretta la statua di un Angelo, il Genio Alato, alta 7 metri. La statua cadde l’11 agosto del 1904, colpita da un fulmine. All’epoca tutti parlarono di un prodigio: essa, pesante 3 tonnellate , non fece nessuna vittima, rimanendo in bilico su un terrazzino sottostante. Si pensò di non mettere più l’Angelo sulla sommità della Mole e, al suo posto, fu collocata una stella, che purtroppo subì la stessa sorte:era il 23 maggio 1953 quando un secondo tornado spezzò la punta della Mole facendo cadere decine di metri di cuspide. La cupola cadde, rimanendo in verticale, nel giardino sottostante, nella sede torinese della RAI, su un pezzo di terra non edificato. Anche quella volta, straordinariamente non ci furono morti.
Ma ancora una cosa si può dire sulla Mole Antonelliana: la sua base piramidale forse fu scelta dall’architetto Antonelli per ricordare la leggenda sulle origini egizie di Torino, e ricordiamo che la cultura egizia era impregnata di magia; inoltre la forma finale del monumento si può pensare come un’antenna che capta le energie soprannaturali dal cielo.
Convinto che la Mole possedesse influssi positivi era il grande filosofo Nietzsche, il quale era solito pranzare nei dintorni della Mole proprio per godere di questi influssi; egli era altresì convinto di vedere , sulla Mole, l’immagine del profeta Zarathustra, tanto che egli pare abbia ribattezzato il monumento con il nome “Ecce Homo”.
Ultima cosa: la stella a cinque punte posta sulla sommità di questo simbolo di Torino può essere vista anch’essa come un simbolo magico; essa può ricordare il “pentacolo” Wiccan che, con la sua punta all’insù, è ritenuto simbolo di protezione che riceve le energie positive che arrivano dal divino.
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