Benritrovate/i, oggi andremo a parlare di uno dei Sabbat maggiori: Lammas ,o Lughnasad, il primo dei grandi Sabbat che celebra il raccolto ( gli altri sono Mabon e Samhain), qui in particolare il raccolto del grano.
Questo Sabbat si celebra tra il 31 Luglio e l’ 1 Agosto, e potrebbe sembrare strano una festa del raccolto a fine Luglio; il motivo è semplice: un tempo, prima del ventesimo secolo, la mietitura avveniva proprio tra Luglio e Agosto e la raccolta del grano era proprio un rito, infatti, poiché non esistevano trebbiatrici, il grano veniva raccolto con l’aiuto di animali e nell’aia si creava un’atmosfera festiva ( non voglio dilungarmi su questo perché non è questa la sede ma, per chi volesse leggere di ciò, può consultare il sito https://digilander.libero.it/ortonaprpa1/primapagina-5ed-trebbiatura.htm).
Il Sabbat di Lammas rappresenta la morte e la rinascita: la morte della spiga che viene tagliata, ma la rinascita del grano trasformato in pane: a tal proposito, in molti posti, in occasione di questa festività, si celebra la “festa del pane” (ad esempio a Zagarolo o a Trentinara verso il 20 Luglio, giusto per citare due luoghi).
Entrando nel merito del Paganesimo, della Wicca in particolare, questa festa celebra il Dio Sole, Signore del raccolto, che offre la sua vita e si sacrifica per il bene della Terra e dei popoli, e celebriamo il mistero per cui la morte consente la vita, infatti la “morte” del grano consente di produrre il pane che permetterà, nei lunghi mesi invernali, la sopravvivenza delle persone. Il grano veniva identificato come uno degli aspetti del Dio Sole.
Curiosità: da dove arriva il nome Lammas? Da una festa del raccolto celebrata dagli anglosassoni negli stessi giorni, chiamata “loaf-mass” (festa dei pani). Lughnasad è, invece, una festività gaelica che alcuni irlandesi celebrano ancora oggi e “lughnasad” significa proprio “agosto” in gaelico, ma attenzione: è il mese che ha preso il nome dalla festa e non il contrario. Da non dimenticare anche che, in questo giorno, si potrà anche festeggiare il Dio celtico Lugh (esperto in tutte le arti, dalla poesia alla metallurgia, dall’arte della guerra alla musica.), a cui è proprio destinata la festa di Lughnasad.
Purtroppo non si sa molto altro su questa festa, ma una cosa è certa: per festeggiare Lammas sarebbe carino preparare noi stesse una bella pagnottella fatta in casa che riempirà la cucina di un delizioso profumo che aprirà il cuore.
Vediamo come allestire un altare per Lammas. Potete usare i colori gialli, arancioni o rossi del Sole, aggiungendo del marrone per simboleggiare la Terra che ci permette di avere il raccolto. Delle piccoli falci e dei cestini potranno simboleggiare ciò che serve per il raccolto e, magari, nel cestino, mettere una piccola pagnotta. Poiché il grano è il simbolo di questo raccolto possiamo mettere sull’altare qualche spiga ma anche qualche frutto di questa stagione e, perché no, qualche pannocchia di mais più altri cereali a piacere. Sull’altare aggiungeremo una candela gialla che avremo preparato durante il rito ( insegnerò dopo come prepararla), e una spiga di grano creata sempre da voi stessi intrecciando fili d’erba o di paglia (in mancanza di essi io uso la rafia).
Lo scopo del rituale di Lammas è quello dell’abbondanza e questo è il rito che io compio davanti al mio altare ( potete prendere spunto o crearne uno autonomamente: come scrivo sempre, ognuno deve seguire l’istinto del proprio cuore). Poiché si deve celebrare l’abbondanza io uso cannella (in polvere o in olio essenziale), che serve ad attrarre ricchezza e ampliare la propria attività, chiodi di garofano e camomilla, per favorire i guadagni che sono bloccati da tempo, e il benzoino, profumatissimo incenso che attrae nuovi clienti.
Dopo essermi preparata per il rito mi siedo davanti all’altare, chiudo gli occhi e faccio una piccola meditazione per preparare il mio animo ad essere concentrato e rilassato. Terminata la meditazione (la riporterò su www.tarocchiemeditazione.com/category/meditazione per chi volesse prendere spunto) prendo la candela e la ungo di olio di cannella concentrandomi, mentre passo le mani su essa, su ciò che desidero ottenere; prendo poi la rafia e intreccio i fili per formare una sorta di spiga di grano, e anche creando essa mi concentro sull’obiettivo del mio rito. Infine, in un mortaio, pesto i grani di benzoino, i fiori di garofano e la camomilla, e brucerò ciò che avrò ottenuto su un carboncino. Terminato tutto questo vado a posizionare sull’altare, che avevo allestito in precedenza, anche la candela e la spiga di rafia. Concludo il tutto mangiando parte della pagnottella ( il resto lo regalerò alla Terra) bevendo un bicchiere di birra.
Come sempre, se vorrete raccontarmi la vostra esperienza, scrivetemi una mail raccontandomela e sarò felice di condividerla qui.
Blessed Lammas-Lughnasad
Selene
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