Litha: solstizio d’Estate

L'altare da me preparato per festeggiare Litha.

Litha, solstizio d’estate, da 21 al 23 Giugno.

Litha:  Solstizio d’estate (21 Giugno)

Di tutte le celebrazioni questa era la più importante, oggi superata da Samhain associata ad Halloween! Questo Sabbat (minore), che si può festeggiare dal 21 al 23 Giugno,  rappresenta il giorno più lungo dell’anno ed è nota, nel Cristianesimo, come “Notte di San Giovanni”; questo però ha portato forse ad un allontanamento dalla vera origine della festa: essa era, ed è oggi per noi pagani, associata al Sole, che si trova oggi al culmine del suo splendore. Infatti molti pensano che Litha, o appunto Solstizio d’estate, rappresenti l’inizio dell’estate, ma in realtà ciò è errato poiché l’estate inizia a maggio, con Beltane, mentre in Giugno abbiamo il culmine dell’estate, non per nulla si dice questo sia il giorno più lungo dell’anno. Ricordiamo che a Beltane la giovane Dea nel suo aspetto di fanciulla aveva incontrato il giovane Dio e aveva celebrato con lui le nozze sacre; ora la Dea rappresenta la Madre incinta, che porta in sé il frutto del suo amore con il Dio, così come la Terra porta in sé la pienezza dei prossimi raccolti. La Dea rappresenta la Terra, mentre il Dio rappresenta il Sole, che farà esplodere la sua massima energia col raccolto. Infatti, questa festa, come detto all’inizio, rappresenta il Sole in tutto il suo splendore!

Curiosità: la vigilia della notte di Litha, nella Wicca, è connessa al folklore delle Fate.

In questa festa la magia è al massimo del suo potere, quindi questo è il momento ideale per raccogliere piante da essiccare per confezionare amuleti o per altri scopi, oppure per raccogliere frutti per preparare liquori, o ancora è il momento più adatto per procurarci acqua medicamentosa.

L’erba associata a questo Sabbat è l’iperico, detto anche “ erba di San Giovanni”: tradizione vuole che questa erba, essiccata e appesa alle porte delle case, porti protezione; si può anche preparare un amuleto, basta un semplice sacchettino con dell’iperico all’interno, da portare con sé come amuleto di protezione. Ma altre erbe, o fiori, si possono raccogliere (o comperare, visto che molti di noi abitano in città), e queste sono la lavanda, la felce, il sambuco, il timo, la verbena (portatrice di prosperità), l’edera e la rosa.

Anche se in casa vogliamo bruciare incensi essi possono essere rapportati alle erbe o fiori citati precedentemente.

Se vogliamo pensare ad alcuni Dei o Dee da invocare si può pensare alla Dea greca Demetra, Dea del Grano e dell’agricoltura, oppure rifacendosi alla mitologia romana si può pensare alla Dea Cerere, equivalente di Demetra. Essendo Litha la festa del Sole non si può dimenticare Apollo, Dio greco del Sole, che non ha un equivalente romano ma il cui culto venne importato a Roma dai greci.

Non dobbiamo assolutamente dimenticare, dal pantheon egizio, il Dio Ra! Per gli Egizi il Sole era simbolo di luce, calore e prosperità, perciò le divinità legate al Sole erano molto importanti, tanto è vero che vi erano divinità per ogni fase del Sole lungo la giornata: Il disco solare era visto come l’Occhio di Ra, ma, come aspetti dello stesso Ra si hanno::: Khepri , dio del sole che sorge, Ra-Horakhty  , fusione di Ra e Horus, dio del sole allo zenit, Atum, dio del sole che tramonta.

ALTARE PER LITHA

Intanto, per iniziare, possiamo “purificare” la casa con bastoncini formati da alloro, salvia e cannella, dopo di che possiamo “vestire” la casa con fiori e candele. Poiché Litha è la festa del Sole, quindi della luce, si possono mettere nelle stanza molte candele e fiori gialli o rossi, anche dei semplici papaveri vanno bene!

Sopra l’altare possiamo mettere una tovaglia gialla o verde, e addobbarlo con tutto ciò che abbiamo che rappresenta quanto etto prima, quindi candele gialle o rosse o dorate, piccoli recipienti con acqua contenenti candele galleggianti, ghirlande di fiori, spighe di grano, frutta ed erbe. Ricordo che ognuno deve poi “percepire” personalmente cosa gradisce mettere su ogni altare.

Ricordo anche che, se riuscite a comporre una pur semplice invocazione, potrete recitarla dedicandola alle divinità da voi prescelte.

 

RITO

Un rito molto semplice, soprattutto per chi è agli inizi di questi argomenti, può essere svolto così: ponetevi davanti all’altare (o in cerchio se siete in un gruppo) e accendete tante candele; in un braciere accendete un piccolo fuoco con cui bruciare, in onore alla Dea e al Dio che sentite vicino a voi, le erbe che avrete portato, le cui ceneri potrete poi tenere se ve ne sono abbastanza. Potete costruirvi un amuleto come preferite: erbe o cristalli in un sacchettino, disegni su cartoncino, o qualunque altra cosa vi venga in mente; potete anche creare con della rafia una bambolina che rappresenti voi o una persona che volete proteggere (ricordo: cosa importante è che, se desiderate operare per un’altra persona, va sempre chiesto alla prescelta il permesso o, se ci pensate nel mezzo del rito, dovete dirlo dopo, perché la persona in questione potrebbe non apprezzare il vostro lavoro e rifiutare la bambolina o l’amuleto). Un’altra cosa che potete avere con voi possono essere una bottiglia di acqua, da caricare durante il rito come acqua guaritrice da usare nei mesi successivi, o sempre cristalli, o monili, o altro che sta a voi a cuore, da caricare come amuleti di protezione. Quando avrete tutto pronto e sistemato potrete recitare la vostra invocazione e proseguire come meglio credete. Sarebbe opportuno fare una piccola libagione, offrendo il tutto agli Dei che vi stanno accompagnando nel rito.

Ci tengo a precisare che questi riti descritti sono molto semplici, vi sono riti molto più elaborati, ma che non è il caso di parlarne in questa sede.

 

BUON LITHA A TUTTI !

SELENE

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