Iniziare a meditare: il primo esercizio che può esservi utile per intraprendere il vostro cammino di benessere psico-fisico.
Come promesso vi preparo a meditare in maniera autonoma, ricordandovi che arriverete ad importanti modifiche interiori: maggior serenità, resistenza allo stress quotidiano, maggior controllo del proprio sistema nervoso. Nei minuti in cui saremo impegnati a meditare saranno rielaborati problemi quotidiani, desideri , progetti in atto, e si potrà arrivare alla visualizzazione della soluzione del problema o a un suggerimento per la realizzazione del nostro progetto. Posso dire che io stessa, dopo anni che mi chiedevo se i tempi erano maturi per creare un sito in cui parlare di esoterismo senza incorrere nei pregiudizi della gente, ho avuto la certezza che i tempi erano adatti proprio durante un momento di “sogno”. Ed eccomi qui: vorrei che anche voi aveste l’opportunità di avere in voi stessi un valido aiuto che arrivi dal vostro stesso inconscio.
Un buon equilibrio fra mente e corpo proviene da un buon equilibrio fra mente e spirito, e quest’ultimo ci può essere assicurato dalla meditazione.
Una cosa importante mi preme dirvi: nei primi giorni in cui inizierete a meditare potreste non riuscire a concentrarvi, ma non demordete, non è colpa vostra o vostra incapacità; la mente razionale pensa ai problemi o alle incombenze quotidiane, quindi ostacola il cammino attraverso il quale l’energia potrà giungere a noi. Se continuerete nella pratica sono certa che sarete felici dei vostri risultati. Il benessere e la pace interiore si acquistano poco per volta, e le persone che ci saranno vicino si accorgeranno di quale grande cambiamento sarà avvenuto in voi! Non a livello fisico, ovvio, ma magari vi vedranno meno affaticati svolgendo il lavoro a cui siete abituati, vi vedranno non più soggetti a scatti d’ira ( come succedeva a me), vi vedranno più pazienti a lasciar correre un’offesa ….. il meditare va a smuovere piccoli “sassolini nelle scarpe”, libera i canali (parleremo prossimamente di Chakra e canali) permettendo un più armonioso fluire delle energie in noi.
Spiegherò prossimamente la differenza fra “meditazione ricettiva” e “meditazione creativa” e sarete voi a scegliere quella con la quale vi troverete meglio.
Ora vi propongo una meditazione ricettiva, semplice, giusto per iniziare.
Assicuratevi di essere in un luogo in cui nessuno potrà disturbarvi,che il telefono spento e che sia un momento in cui potete davvero trascorrere minuti in compagnia di voi stessi.
Mettetevi comodi, anche seduti appoggiati al muro, o su una sedia, o su una poltrona, abbiate però l’accortezza che la vostra schiena sia diritta per favorire lo scorrere dell’energia, in quanto la spina dorale può fungere da antenna canalizzante l’energia che arriva dall’alto. Tenete le mani appoggiate sulle ginocchia, con i palmi rivolti all’insù; le gambe siano piegate nella posizione del loto o distese, come vi risulta più congeniale; la testa sia lievemente piegata verso il basso. Chiudete gli occhi e rilassatevi praticando tre respiri profondi che vanno a impiegare il torace e la pancia: piano inspirate profondamente dal naso e piano espirate dalla bocca; non abbiate fretta, dovete seguire il vostro ritmo. Durante la meditazione la respirazione dovrà essere libera: non rallentatela e non acceleratela. I tre respiri iniziali servono per “distaccarvi” da ciò che stavate facendo e prepararvi al rilassamento. Importante: non aspettatevi nulla, accadrà quello che dovrà accadere. Cercate di fare il vuoto nella vostra mente (non è facile!) e cominciate la meditazione vera e propria: concentratevi sulla vostra respirazione, pensate al vostro torace che si alza e si abbassa sotto l’azione dell’aria che entra dalle vostre narici; con gli occhi della mente soffermatevi sulla visione delle vostre narici, immaginate l’aria che entra, che riempie i polmoni, poi la pancia, percepite il torace e la pancia che si dilatano e poi si restringono sotto l’azione dell’aria che entra in voi e poi esce dal vostro corpo. Ripetete sempre questa “visualizzazione” in sequenza : aria che entra dalle narici, che riempie il vostro corpo che si dilata e poi si restringe. Questa visualizzazione dovrà servire a farvi raggiungere un completo rilassamento e a tenere a bada i pensieri quotidiani che si affacceranno inevitabilmente alla vostra mente.
Attenzione: non tentate di reprimere i pensieri, essi torneranno comunque; quando un pensiero arriverà a voi fermatelo, legatelo a un palloncino immaginario e lasciatelo volare via.
Non preoccupatevi se i pensieri vi distrarranno per buona parte del tempo: non ho mai detto che imparare a meditare sia facile! L’importante è che, se un pensiero interrompe la vostra visualizzazione del respiro, voi ricominciate da capo senza preoccuparvi dell’interruzione.
Lasciate che il tempo scorra liberamente, solitamente il tutto dura naturalmente una quindicina di minuti, ma, se lo ritenete opportuno, per le prime volte potete puntare una sveglia che suoni dopo 15 minuti; man mano che procederete con la meditazione giornaliera vi accorgerete che il corpo e la mente si saranno abituati a questa pratica e dopo 15 minuti riaprirete gli occhi da soli.
Quando avrete terminato la meditazione non riaprite gli occhi improvvisamente, ma, mano mano che sentirete la mente svegliarsi, cominciate a muovere piano piano tutte le parti del vostro corpo e lentamente aprite gli occhi. Solitamente gli istanti che seguono immediatamente una meditazione sono molto piacevoli.
Sperando di avervi scritto cosa gradita vi aspetto per continuare il nostro viaggio nel mondo della meditazione.
Selene
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