Nel paganesimo e in molte religioni neopagane la Ruota dell’Anno rappresenta il ciclo naturale delle stagioni, commemorato con la celebrazione di otto sabbat. Secondo il neopaganesimo tutte le cose della natura sono cicliche: il tempo gira incessantemente come una ruota e lo scorrere delle stagioni riflette un po’ la nostra vita: nascita, crescita, declino e morte.
La ruota si suddivide in periodi di 45 giorni circa ognuno e ogni periodo vede un giorno di festa, solitamente nella parte centrale di esso.
Molto spesso si sentono le persone giudicare in maniera negativa chi celebra le festività della Ruota dell’Anno, dimenticando che i nostri nonni e bisnonni celebravano queste feste anche senza chiamarle con i nomi delle celebrazioni pagane; inoltre non si deve dimenticare che ci sono chiare similitudini fra i sabbat e alcune feste cristiane, queste ultime magari nate per competere con le già esistenti, e sentite, festività del paganesimo; un classico esempio è la Festa di Ognissanti e la celebrazione dei defunti, fatta coincidere con il Capodanno Celtico di Samhain.
Ma noi siamo qui rispettando ogni idea e ogni credo, il nostro intento è solo quello di riportare curiosità e far conoscere cose di cui spesso si parla a bassa voce ……
Queste feste parlano di un Dio e di una Dea e della loro danza di amore, questo amore puro e universale, a volte erotico, che fornisce l’energia per far girare la ruota della vita, e che a noi può fornire l’energia per tornare a vivere, ogni giorno, una vita in comunione con la Natura. Io stessa ho imparato a rispettare ogni forma vivente: se fino a qualche anno fa, camminando per strada, vedendo un bel fiore, lo coglievo per puro egoismo di portarmi a casa il suo colore e il suo profumo, oggi mi chiedo perché dovrei spezzare una vita togliendola dal luogo in cui è nata e, sorridendo al fiore, mi allontano felice di lasciarlo lì.
In un tempo in cui ormai la nostra vita scorre sempre in modo più frenetico , sempre con gli stessi gesti ripetuti tutti i giorni, non sarebbe male riuscire a ritrovare una giusta energia che ci possa accompagnare quotidianamente, con mente aperta e serenità.
Vado ora ad elencare quali sono queste feste della Ruota dell’Anno, di cui ci occuperemo in modo approfondito in seguito:
Samhain, Yule, Imbolc, Ostara, Beltane, Litha,Lughnasadh, Mabon.
Leggendo l’articolo mi viene spontaneo ricordare che tutte le forme ieratiche e religione, derivano dal culto totemico dei nostri antenati: il Totem rappresenta l’appartenenza al clan e detta regole che oggi troviamo nelle maggiori religioni.
La sacralità dei Tabù totemici può essere violata solo in alcune circostante legate al ciclo stagionale e solo attraverso lo ieros/stregone che media tra il Totem e il Clan. Così i Tabù, dei rapporti incestuosi o del cibarsi dell’animale o della pianta rappresentata dal Totem o congiungersi carnalmente tra appartenenti allo stesso Clan, vengono a cadere e ciò che era vietato, diviene lecito.
Una curiosità: nel rito tribale/totemico di cibarsi del Totem, è facile riconoscere il rito Eucaristico ed il sacrificio del Cristo.
Saluti.
Grazie signor Marcello per le sue parole, che indicano una profonda cultura e una mente aperta. Effettivamente la nostra “formazione” cattolica ci ha inibito molto perché esistono molti tabù che sono stati costruiti ad hoc da persone, secondo me, avide di potere. Se solo si pensasse che gli stessi riti che ritroviamo oggi nel Cristianesimo sono presi dalla cultura pagana, chi rende omaggio a quest’ultima, compiendo riti in ringraziamento dei cicli naturali, non verrebbe più guardato con occhio critico. Comunque è giusto un rispetto per tutti i pensieri, perché, come ben lei saprà, ognuno ha in sé ciò che è in grado di portare avanti, piano piano si evolve con i vari cicli dell’anima.
La ringrazio ancora per il grande contributo che lei fornisce ai nostri articoli e leggerò sempre con molta attenzione i suoi scritti.
Saluti.
Selene.