I Sabbat di cui parleremo in questo articolo sono : Beltane, Litha, Lughnasadh e Mabon.
Beltane è il Sabbat del giorno situato a metà fra l’Equinozio di primavera e il Solstizio d’estate; si racconta che i druidi, l’equivalente dei nostri sacerdoti, che mettevano in collegamento i celti con i loro dei, accendessero dei falò sulle cime dei colli e che, sia gli animali che le persone, passassero in mezzo a questi fuochi per purificarsi.
Nella Wicca con questo Sabbat si celebra la fertilità della Terra, la nuova vita e la rinascita. La Dea fanciulla incontra il giovane Dio per un’unione che lascerà la Dea gravida, come la Terra che porta in sé i nuovi frutti.
Litha celebra il Solstizio d’Estate e rappresenta la giornata più luminosa della Ruota dell’anno. Questo Sabbat celebra il momento della prosperità e del raccolto, e può simboleggiare che è ora di raccogliere ciò che abbiamo seminato nella nostra vita e celebrare il raggiungimento dei nostri obiettivi.
In questa notte i druidi raccoglievano le erbe per farle seccare e poterle utilizzare nel corso dell’anno; da noi questo Sabbat corrisponde alla festa di San Giovanni, che si celebra il 24 Giugno, notte durante la quale si raccolgono erbe come l’iperico, la verbena e l’artemisia, da far seccare.
Lughnasadh o Lammas è il primo dei tre Sabbat che celebrano il raccolto, qui in particolare il raccolto del grano. La raccolta del grano rappresenta il sacrificio del Dio, sotto forma di grano, che muore per cibare la popolazione; in molti posti in occasione di questa festività si celebra la “festa del pane”: si preparano delle pagnotte da consumare poi insieme durante il rito.
Il Sabbat di Lammas rappresenta la morte e la rinascita: morte perché la spiga viene tagliata, ma rinascita perché da essa nascerà il pane che ci nutre.
Mabon ,che celebra l’Equinozio di Autunno, nella cultura pagana è il Sabbat che rappresenta il ringraziamento per i frutti della Terra, che bisogna dividere con gli altri per assicurarsi la benedizione degli Dei per i duri mesi invernali. Essendo a Settembre la Natura ci offre ancora frutti, ma ormai gran parte dei raccolti sono stati effettuati e la Terra si prepara ad essere di nuovo fredda e spoglia.
L’Equinozio di Autunno è di nuovo un momento particolare perché anche in questa giornata la luce e il buio avranno tempi uguali, ma in questo caso è l’inizio dell’oscurità perché le giornate diventeranno sempre più buie.
Con Mabon si chiude la Ruota dell’anno: la Terra è esplosa nel suo massimo splendore regalandoci i suoi frutti, il Sole è salito alto nel cielo, l’uomo ha raccolto erbe e provviste per l’inverno e ora la Terra si prepara ad un nuovo riposo.
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