Sensitivi: tutti lo siamo

Tutti siamo dei potenziali sensitivi, basta saper cogliere i segnali che ci arrivano dall’Universo.

Sensitivi: tutti lo siamo!

Ognuno di noi è in grado di percepire e vedere oltre l’ “invisibile”, basti pensare che ognuno di noi ha, almeno una volta nella vita, avuto delle sensazioni di déjà vu, cioè quel fenomeno psichico per il quale ci sembra di essere già stati in un posto o di aver già vissuto una certa esperienza.

In questa stessa rubrica ho affrontato l’insieme dei corpi sottili e di come i ricordi rimangono impressi nella nostra anima che si reincarna: da adulti perdiamo il ricordo di quanto avvenuto nelle vite precedenti e,a  volte, rifiutiamo le percezioni che ci arrivano sotto forma di intuizione, forse per timore dell’ignoto o forse per timore del giudizio altrui; i bambini invece tendono a ricordare qualcosa che hanno già vissuto perché la loro mente è ancora libera da condizionamenti …… io sono più che mai convinta che “l’amico immaginario” con cui molti bambini giocano non sia nient’altro che frutto dei loro ricordi, di un caro amico o persona cara che avevano conosciuto in altra vita; i bambini sono sicuramente più sensitivi degli adulti!

Quindi ognuno di noi, se solo prestasse attenzione ai pensieri, alle idee, che senza apparente motivo  ci arrivano come flash nella mente, potrebbe migliorare la propria vita seguendo ciò che viene dettato dal cuore e non dalla mente razionale …. Non è facile, lo ammetto, ma prima o poi dobbiamo fare i conti con la nostra infelicità e capire che, anche con un po’ di denaro in meno, si può essere felici se si vive la vita che DESIDERIAMO realmente vivere.

Ma come possiamo far sì che si affinino le nostre capacità psichiche e percettive?

Sicuramente attraverso la meditazione la nostra capacità di essere sensitivi viene fuori in maniera eccellente; perché calmiamo la nostra mente, quindi permettiamo all’energia cosmica di arrivare a noi in maniera fluida, non bloccata dalla nostra personalità; ascoltiamo noi stessi con gli occhi del cuore e di capire i messaggi che ci arrivano dall’Universo. Quindi, se desideriamo aumentare le nostre capacità intuitive la meditazione è sicuramente uno degli strumenti più appropriati perché impariamo a calmare le “chiacchiere mentali”.

Un’altra cosa che fa parte del nostro essere sensitivi è l’istinto! Quante volte mentre stavamo compiendo un gesto, intraprendendo una qualsiasi cosa, la nostra sensitività ci spronava a non farlo? Ma ecco che la mente razionale comincia a suggerire “è giusto così, deve essere così, agisci!” mentre l’istinto magari faceva capolino con “stai attento, non è la cosa migliore PER TE”; Ecco le paroline magiche: “per te” …. Quante volte facciamo delle cose non perché noi le vogliamo ma perché sappiamo che la gente da noi si aspetta quella determinata cosa? Così ecco che si ignora il proprio istinto, seguendo il flusso delle altre persone o quella che ci sembra la via più sicura.

Possiamo poi iniziare un dialogo con noi stessi: fermiamoci seriamente a chiederci se siamo felici, se ci sentiamo realizzati, se abbiamo voglia di cambiare qualcosa nella nostra vita …. E proviamo a realizzare qualche piccolo cambiamento verso ciò che desideriamo: piccoli passi …. Alla fine si arriverà alla fine della strada senza essercene accorti.

Ma una cosa è importante: affinché l’energia possa scorrere libera e armoniosa in noi c’è bisogno di tenere attivi i nostri centri energetici, cioè i “CHAKRA”, che possono essere definite le porte attraverso le quali l’energia cosmica fluisce in noi. Ma il discorso dei Chakra è piuttosto complesso e importante e mi prefiggo di scrivere il prossimo articolo su di essi in maniera approfondita.

In ultima analisi credo sia necessario dire che anche il modo di vestirsi e il circondarsi di particolari cose sia in grado di acuire il nostro essere divini; ad esempio se ci sentiamo giù di tono sarebbe buona cura vestirsi di rosso, colore della forza vitale che carica l’individuo riattivando la sua energia; ricordiamo ad esempio che Marte è chiamato “pianeta rosso” ed è il pianeta più impetuoso dello zodiaco, esprime l’energia e la determinazione, tanto che in antichità era il pianeta associato alla guerra. Il blu invece è il colore della riflessione ma anche il colore del riposo, della tranquillità e della serenità psichica, quindi, se ad esempio abbiamo delle lenzuola blu, avremo più facilmente un rilassamento mentale che ci porterà ad un sonno più tranquillo. Vestirsi di giallo invece vuol dire indossare il colore dell’energia solare, quindi della gioia di vivere. Naturalmente queste mie semplici indicazioni devono essere associate ad altri aspetti e situazioni delle nostra vita, certo non basta mettersi un vestito rosso per dare battaglia in una discussione ed essere certi di vedere affermate le proprie idee ….. ripeto, piccoli passi, piccoli cambiamenti e la vostra vita realmente cambierà.

Nel prossimo scritto tratterò dei Chakra e dei colori per armonizzarli, dando anche poi delle meditazioni apposite per ognuno di essi.

Essendo della mia città natale non posso esimermi dal citare colui che è stato definito come il più grande sensitivo del secolo scorso:Gustavo Rol, nato e vissuto a Torino, la cui casa si trova in quello che oggi è il quartiere San Salvario. Uomo sensibile e capace di imprese che non hanno nulla di normale (muovere oggetti o parlare con entità dell’oltretomba), egli non si definiva un medium o un sensitivo ma una persona in possesso di doti naturali derivanti da un’intuizione profonda ….. quell’intuizione che tutti, appunto, dovremmo imparare ad “ascoltare”.

 

Selene

 

4 Comments on "Sensitivi: tutti lo siamo"

  1. Articolo molto interessante, l’ho letto con piacere!

  2. Marcello Caloro | Maggio 7, 2017 at 9:40 am | Rispondi

    Buongiorno.
    Mi ha sorpreso leggere l’articolo e ritrovare dei concetti che mi appartengono e nutrono la mia filosofia di vita. Attraverso un percorso molto faticoso e doloroso, durato molti anni, ho iniziato a fidarmi sempre più del solo istinto, relegando i condizionamenti imposti, più dall’evoluzione a cui siamo stati obbligati dalla società che non da una nostra esigenza di crescita interiore, in un territorio per me accessibile solo quando devo necessariamente relazionarmi con gli altri individui del mio genere. Specifico del mio genere in quanto, quando sono in contatto con la Natura e i suoi esseri viventi prevale la parte primigenia di me.
    Esperienze di meditazione profonda e Yoga mi hanno pilotato in un universo per nulla sconosciuto. Con sorpresa ho percorso sentieri noti alla mia parte ES. Meno sorprendente è stato, una volta accettato anche a livello inconscio di Essere e non apparire, come la Natura mi ha accolto. Il primo segnale tangibile e stata la capacità di “comunicare” con gli animali.
    Forse emblematico è narrare dell’incontro in un bosco con un capriolo: dopo un attimo di sorpresa siamo rimasti a guardarci immobili negli occhi, a pochi metri di distanza, fino a quando il capriolo ha alzato il capo e, lentamente, è rientrato nella macchia.
    Immagino vi sia una comunicazione, oltre che gestuale, anche psichica: gli animali avvertono che non devono temermi.
    Ho ricevuto una formazione Cattolica ma ora ho raggiunto un mia Fede. Parlo di endo ed esoSpirito; dove l’endoSpirito è parte infinitesimale dell’esoSpirito che altri non è che l’intero Cosmo.
    Mi piace scribacchiare qualcosa: io li definisco flussi di pensiero, altri poesie. Di certo c’è che, da quando ho raggiunto una mia catarsi e lascio fluire liberamente i pensieri, mi pare di essere approdato ad una scrittura automatica che proviene da un’Energia che prevarica le mie capacità.
    Vorrà scusarmi se ho occupato tanto spazio e se per necessità di sintesi non sono riuscito in un’esposizione più comprensibile.

    • Buongiorno Marcello, leggo con piacere anche qui parole degne di essere lette con attenzione. Vero è che bisognerebbe lasciare fluire i pensieri, che molte volte invece intasano la nostra mente; purtroppo poche persone, ancora, credono che se ci si affida all’istinto alcune cose potranno andare meglio, e questo perché si ha sempre paura dell’ignoto e di ciò che non si può vedere concretamente. Ma io confido di poter contare sempre su un maggior numero di persone che crederanno negli impulsi che l’anima, memore delle vite passate, manderà loro.
      Ringraziando le porgo i miei saluti.

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