Il Wesak è un’importante festa durante la quale la benedizione dei Maestri di Luce giunge a noi.
Stasera vorrei parlarvi di una particolare e bellissima festa che si celebra a ridosso del plenilunio del Toro, comunque entro il mese di Maggio: il Wesak.
Il Wesak è una festa Buddista con la quale si celebra la nascita, l’illuminazione e la morte di Buddha. Questa è una giornata speciale in cui Buddha riversa la sua benedizione sull’umanità, in modo che ognuno possa essere illuminato e possa trovare un po’ di felicità.
Ricordo il mio primo Wesak,:ci arrivai piena di aspettative, ma la gioia che provai fu molta di più di quanto mi aspettassi. Eravamo in tantissimi, tanto che fummo divisi in due sale, e ci fu spiegato il significato di questa festa, che non conoscevo ma è rimasta indelebile nella mia mente. Io la racconto a grandi linee a voi. Si narra che, circa 500 anni prima di Cristo, il Principe Siddharta raggiunse l’illuminazione diventando così un Budda, cioè un “risvegliato”. Per tutta la vita egli predicò la pace, l’amore e la compassione e, quando giunse la morte, egli si trovò sulla soglia del Nirvana (per noi il Paradiso) pronto per terminare il suo ciclo di morte e rinascita e godersi la luce e la beatitudine eterna. Ma il suo amore e la sua compassione erano davvero tanto grandi che egli non poteva reggere il pensiero dell’umanità infelice a causa di guerre, fame malattie …. Allora, sulla soglia della liberazione, il Buddha compì la grande rinuncia: non varcherà la soglia del nirvana fintanto che anche l’ultimo vivente l’avrà varcata prima di lui. Fino a quel giorno egli veglierà sull’umanità e una volta all’anno egli tornerà sulla Terra, accompagnato dai grandi maestri di Luce fra cui anche il Cristo, per riversare sugli uomini la sua benedizione. Quel particolare giorno dell’anno è appunto celebrato con la giornata del Wesak. Ci si potrebbe chiedere come mai questa festa si celebra in giornate diverse: semplicemente perché la benedizione del Buddha si riversa sulla Terra e si espande come un oceano di Luce che aleggerà per qualche giorno sull’umanità; ecco però l’importanza di celebrarla entro il mese di Maggio, perché la celebrazione deve svolgersi vicino al plenilunio del Toro, giorno in cui la Luce è mandata sulla Terra. Il Wesak si può celebrare in qualsiasi luogo, meglio se in gruppo, con un piccolo e semplice rituale. Ci sono poi delle celebrazioni aperte a tutti, alle quali tutte le persone interessate possono partecipare, basta trovare dove e in quale giorno la celebrazione del Wesak è fissata nella propria città: ad esempio qui a Torino il Wesak si celebrerà il 18 Maggio, guidato da Giuditta Dembech.
Il Wesak è una festa che non distingue religioni o razze, è una festa che riguarda tutto il genere umano, ed è un’occasione per aprire il nostro cuore all’energia divina dell’Amore. E’ un momento in cui si invocano i Maestri di Luce affinché, dalla mente e dal cuore di Dio, Luce e Amore discendano sulla Terra, nella mente e nel cuore degli uomini (parole della “Grande Invocazione” che scriverò a fine articolo).
Il rito è molto semplice, basterà lasciarsi andare per percepire l’energia che in quel momento ci circonda e lasciare che essa inondi il nostro cuore. Prima si leggeranno delle semplici preghiere tratte dalle varie religioni e da civiltà diverse, poi si proseguirà con la meditazione che vi “porterà” al cospetto dei Maestri per ricevere la benedizione di Luce che porteremo con noi per ridistribuirla a tutte le persone che incontreremo sulla nostra via e nei luoghi in cui saremo presenti. Se si è in una celebrazione aperta a tutti si potrà seguire la meditazione scelta da chi avrà organizzato l’evento, se sarete voi ad organizzare il rito sceglierete una meditazione che riterrete adatta.
Il tutto, come si può intuire, si compie a livello dei piani invisibili ed è una fortuna davvero poter partecipare ad un Wesak e portare la nostra anima al cospetto delle grandi Guide Spirituali che vegliano sull’umanità.
Poche cose sono necessarie: indossare qualcosa di bianco, basterà anche solo una sciarpa, perché il bianco è un colore in grado di emettere e di ricevere un tipo di vibrazione positiva, quindi in sintonia col rito che si sta celebrando. Poi si potrà portare con se una bottiglietta d’acqua, che verrà energizzata durante la serata e, una volta a casa, potrete distribuirne alle persone a voi care: chiaro che non sarà un’acqua guaritrice, ma sarà un’acqua carica di energia. Nei rituali Wesak ai quali di solito partecipo si è soliti tenere una grande coppa d’acqua in mezzo alla sala e, una volta energizzata, ogni partecipante, con un bicchiere, prende dell’acqua dalla coppa e la beve insieme agli altri. Altra usanza molto simpatica è quella di portare dei fiori da scambiarsi! Ognuno porterà dei fiori e questi si poseranno tutti in centro alla sala per ricevere anch’essi la benedizione di Luce. Una volta terminata la cerimonia ognuno sceglierà un fiore a caso da portare a casa e fare seccare, per averlo come simbolo di protezione per i mesi a venire, in quanto i fiori scaricheranno piano piano l’energia di cui sono caricati; l’anno successivo si sostituirà questo fiore con quello nuovo. Nei miei rituali ognuno può portare qualunque cosa voglia energizzare, anche un cristallo.
Alla fine del rituale, o nel momento scelto dall’organizzatore, si reciterà la Grande Invocazione, che riporto per coloro che non la conoscono:
Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa Cristo tornare sulla Terra.
Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce.
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.
BUON WESAK A TUTTI.
Selene
Diventa il primo a commentare su "Celebrare il Wesak: celebrazione di Luce"